Scioperi e cortei per metalmeccanici e scuola

venerdì 9 ottobre 2009 13:18
 
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di Diana Bin

MILANO (Reuters) - Giornata di mobilitazioni in tutta Italia oggi, con scioperi e cortei indetti da metalmeccanici, precari dell'istruzione e studenti che -- secondo gli organizzatori -- hanno registrato una grande adesione.

La Fiom, il sindacato metalmeccanici della Cgil, ha indetto uno sciopero generale di otto ore con manifestazioni a Roma, Milano Palermo, Firenze e Napoli, per protestare contro i licenziamenti e la chiusura delle fabbriche e per chiedere un aumento della cassa integrazione e una sua estensione a tutti i lavoratori delle aziende in crisi.

"In questo momento i partecipanti alle manifestazioni nelle cinque città sono circa 250.000 -- ha detto a Reuters Fernando Liuzzi, addetto stampa della Fiom -- di cui 100.000 a Milano, 60.000 a Firenze, 30.000 a Roma, 50.000 a Napoli e 10.000 a Palermo".

Anche per lo sciopero si è registrata una larga adesione, ha aggiunto Liuzzi, senza dare una stima della partecipazione.

"Sappiamo bene che proclamare uno sciopero generale nel pieno di una crisi economica e sociale senza precedenti significa chiedere un grande sacrificio ai metalmeccanici", si legge su uno dei volantini diffusi dalla Fiom Cgil. "Ma piegare la testa significa solo far passare il disegno di Federmeccanica e del governo che ... pensano di poter realizzare un doppio obiettivo: oggi far pagare la crisi ai lavoratori con i licenziamenti e le ristrutturazioni e domani - quando la crisi sarà finita - avere mano libera sulla condizione lavorativa delle persone".

IN PIAZZA ANCHE STUDENTI E PRECARI DELLA FORMAZIONE

Per quanto riguarda precari della scuola e studenti, Unicobas Scuola (Federazione sindacale dei comitati di base) ha indetto per oggi uno sciopero nazionale con manifestazione a Roma, mentre il sindacato studentesco "Unione degli Studenti" ha organizzato cortei in tutta Italia contro i tagli al settore dell'istruzione.

"L'Unicobas ha proclamato per Venerdì 9 Ottobre il primo sciopero nazionale della scuola, con manifestazione sotto il Ministero di quella che fu l'Istruzione Pubblica, in Viale Trastevere a Roma, dalle 10.00", si legge in una nota firmata dal segretario nazionale della Federazione, Stefano D'Errico. 

Una mobilitazione -- precisa D'Errico -- "Contro il più grande taglio della storia della Repubblica, che s'incrocia con la cosiddetta "riforma" dell'istruzione: 150.000 fra precari e personale di ruolo sacrificati in 3 anni".

Parallelamente, l'Unione degli Studenti sta manifestando nelle piazze di oltre 50 città -- fra cui Roma, Napoli, Bari, Genova, Milano, Torino -- e avanza "15 richieste precise al Governo, che vanno dal ritiro dei tagli alla scuola, alla richiesta di portare l'incidenza della spesa per la formazione sul PIL ai livelli europei, alla copertura finanziaria totale dei corsi di recupero", come si legge in un comunicato del sindacato studentesco.

"Circa 150.000 persone stanno partecipando ai 60 cortei" in tutta Italia, ha detto Stefano Vitale, membro dell'esecutivo dell'Unione degli Studenti, precisando che grandi numeri si sono registrati soprattutto nelle grandi città.

"A Milano ci sono circa 15.000 persone, nonostante la pioggia, 15.000 a Torino e Napoli e 10.000 a Roma", dove -- ha continuato -- tra gli striscioni si legge "Consulta, ora boccia anche la Gelmini".

"Sarà di sicuro solo l'inizio di un autunno caldo", ha commentato Vitale.