No al contratto bidone!

28 Febbraio e 1 Marzo 2001
Sciopero della prima ora di lezione

CGIL, CISL e UIL, da sole, hanno sottoscritto un contratto che di europeo ha ben poco:
£. 120.000 nette medie, "recupero" inflattivo compreso, contro una differenza retributiva di almeno £. 1.500.000. Un'autentica bidonata. Anche la parte nonnativa è stata abbondantemente rivisitata senza consultazione dei lavoratori: hanno colpito alle spalle la notte del 15 febbraio.

PARTE SALARIALE

Dal 1/7/2000 percepiremo in media 36.000 lire lorde (per la media si è preso come riferimento il docente di scuola elementare posto nel gradone da 15 a 20 anni), a cui si aggiungeranno dal 1/1/2001 altre 61.000 lire lorde: in totale 97.000 lire lorde, cioè circa 55.000 lire nette: questo è l'unico aumento che compare nel tabellare. Il resto è tutto salario accessorio non pensionabile, non percepibile durante la malattia e che non contribuisce alla tredicesima mensilità ed all'indennità di buonuscita, insomma una mancia che sta in busta paga solo per essere tassata. Per i docenti £. 120.000 LORDE da O a 14 anni, 173.000 LORDE da 15 a 27 anni e 205.000 LORDE oltre i 28 anni. Per il personale ATA neanche questo (gli unici soldi stanziati, oltre il misero aumento tabellare, servono per finanziare le funzioni aggiuntive). Per i docenti inoltre vengono riversati 300 miliardi (derivanti dai 1260 miliardi del defunto concorsone) nel fondo d'Istituto per "riconoscere l'impegno professionale, realizzabile come disponibilità ad un ulteriore impegno didattico rispetto a quello normalmente dovuto": una logica cottimista legata ad ore ed attività aggiuntive o altre attività deliberate nell'ambito del P.O.F.. Altri 116 miliardi, reperiti tra le risorse non spese sinora dalle scuole, serviranno per retribuire solo la voce "flessibilità organizzativa e.didattica".Da notare poi che circa i due terzi di aumento tabellare saranno corrisposti solo a partire dal 1/1/2001, in un contratto valido anche per il 2000. Quindi si perde sostanzialmente un anno su due (il 50% di "aumento").

PARTE NORMATIVA

Risulta evidente che la strada intrapresa è quella di far crescere il salario accessorio rispetto ad uno stipendio tabellare ridotto all'osso, che non recupera neanche il tasso ufficiale dell'inflazione, al 3% (coperto solo a metà, un anno su due). Nella prospettiva di definire il prima possibile "nuove figure professionali" (leggi figure di sistema), sia per il personale docente che per gli ATA. Viene ampliato (art 3) il ruolo delle RSU che, oltre a contrattare sulle materie previste dal CCNL '99, disporranno "i criteri generali per l'impiego delle risorse", siano esse stanziate dallo Stato oppure da enti pubblici o privati, e "la misura" dei compensi da attribuire al personale docente ed ATA per il lavoro flessibile e/o aggiuntivo. Le risorse del fondo andranno contrattate velocemente tutte: se non utilizzate, saranno ridistribuite ed assegnate ad altri istituti (le nostre RSU si impegneranno per criteri oggettivi che non diano luogo a clientele e sperequazioni).

NelI'art.13 (da noi impugnato in sede legale) viene tolto il diritto di indire assemblee sindacali al singolo componente RSU:

vorrebbero imporre un'indizione a "maggioranza" ed impedire assemblee di più scuole. Così, con una buona dose di stalinismo, si toglie il diritto di parola alle minoranze, unica eccezione nel mondo del lavoro (nelle industrie e nel pubblico impiego i rappresentanti RSU esercitano da anni il diritto di indizione singola).

Viene ampliato il mansionano dei collaboratori scolastici per far fronte alle esigenze derivate dal passaggio di parte di esso dagli enti locali allo stato per cui si impone l'obbligo di "garantire" le attività più varie (gratis et amore Dei).

L'Unicobas scuola respinge in blocco questo autentico bidone che ci allontana dallo stipendio europeo e pone i presupposti per la gerarchizzazione della categoria attraverso la corsa al "merito" ed al salario accessorio: pertanto invita tutti, docenti ed ATA, ad aderire in massa agli scioperi della prima ora di lezione del 28 Febbraio e del 1 Marzo, in vista di uno sciopero generale da concordarsi, come si auspica, con gli altri sindacati non sottoscrittori. SCIOPERIAMO COMPATTI!

Unicobas scuola