IL TEMPO 1.10.08
La protesta contro il decreto legge presentato dalla Gelmini parte domani dalle scuole elementari: Niente maestro unico
La sinistra manda in piazza i bimbi
Il tam tam su internet: previste pure catene umane di genitori, scolari e docenti

Natalia Poggi
n.poggi@iltempo.it
Il «No Gelmini Day» viaggia su internet. La campagna nazionale di protesta contro il Decreto Legge sottoscritto dal inistro dell'Istruzione è prevista per domani 2 ottobre ed è un'iniziativa che «parte dal basso» e dunque s'affida, pure, alla Rete.
Ci sono blog con indirizzi e-mail dove far pervenire le adesioni delle varie scuola (il più gettonato è nonrubatecilfuturo@gmail.com ideato da genitori e insegnanti della scuola Iqbal Masiq di Roma la cui preside Simonetta Salacone è diventata la portabandiera della crociata anti-Gelmini) e dove si prega di far circolare la notizia: «8 scuole su 10 dicono no - aggiungici al tuo blog». L'imperativo categorico è coinvolgere più insegnanti, bambini e soprattutto genitori (i «meno informati») e indottrinarli sui punti più contestati del decreto. Fondamentale per i promotori dei blog è il risvolto mediatico della loro inziativa: si chiedono fotografie che testimonino le proteste che serviranno per la realizzazione di un filmato sulla rete delle scuole. «Chiederemo a trasmissioni come Blob, Striscia, o simili, di mandarlo in onda» si legge nel blog.
Le risposte, comunque, non si sono fatte attendere. Nei giorni scorsi è arrivata la proposta del circolo didattico Basile a Torre Angela che ha organizzato per domani una specie di «Notte bianca» Spettacoli per bambini, lettura di favole, clown e musica per bambini a cominciare dalle 17.30. Poi tornei di scacchi e in serata il dibattito tra genitori, dirigenti e professori delle varie scuole che stanno protestando.
Fuori dalle scuole elementari (il ritorno del maestro unico le coinvolge direttamente) è partito il volantinaggio ai genitori. Un centinaio gli istituti romani che aderiscono alla protesta. Con lo slogan «Giù le mani dalla scuola pubblica - abbiamo bisogno del tuo aiuto» la scuola G.B. Vico di piazzale degli Eroi (il plesso comprende anche la Cairoli e l'Ariosto) per domani pomeriggio all'uscita della scuola ha invece organizzato una catena umana.
La protesta non si esaurisce qui perchè venerdì 3 ottobre sotto il Ministero dell'Istruzione, in concomitanza con lo sciopero generale, si svolgerà la manifestazione dell'Unicobas, il cui segretario nazionale Stefano D'Errico ha illustrato, ieri, i temi della protesta insieme ad Antonio Di Pietro e l'Italia dei Valori. Sabato, invece, sarà la volta della Rete degli Studenti: stessa location, Viale Trastevere davanti al Ministero e uno slogan suggestivo: «Emergenza ballismo» in senso di frottole, balle («quelle che racconta il teatrino Gelmini- Tremonti-Berlusconi»).
Intanto il decreto sulla scuola è approdato nell'Aula di Montecitorio e sarà votato a partire dalla prossima settimana. Il governo, per ora, non ha posto la fiducia sul provvedimento. Sull'ipotesi, che è stata paventata anche dallo stesso Walter Veltroni durante la convention «Salva l'Italia - Ripartire dalal scuola», il ministro dei Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha osservato che è «prematuro parlarne». «Mi auguro sempre - ha spiegato Vito - che non sia necessario». E invece per l'opposizione la fiducia è ormai un fatto sicuro.