Il voto in religione non può fare
media
Il voto in religione non può fare media
Sta
quasi terminando il tempo degli scrutini dopo l'esame di Stato e
arrivano
testimonianze di docenti che stanno ricoprendo il ruolo di presidenti
della
commissione esaminatrice in scuole diverse dalla propria. Hanno trovato
una
marea di 10 in Educazione Fisica e in Condotta, che hanno fatto media
per
l'ammissione, compensando i voti riportati in italiano, matematica etc.
(ma la
funzione dell'entrata nella media del voto di condotta, secondo Gelmini,
non
doveva servire a un «maggior rigore»?). L'aspetto più grave della
vicenda lo
troviamo però, una volta ancora, in una scuola paritaria. Si tratta del
Liceo
Scientifico Seraphicum di Roma, dove gli studenti hanno potuto contare
anche sul
10 in religione cattolica! Un vero e proprio abuso che il Comitato
nazionale
Scuola e Costituzione denuncia con forza. Il T.U. delle leggi sulla
scuola
all'art. 309 stabilisce le modalità per la comunicazione del profitto e
impegno
dell'alunno che si avvale dell'insegnamento della religione cattolica.
Il Nuovo
Concordato e le successive Intese applicative si uniformano alla
normativa
statale, che stigmatizza ogni forma di discriminazione conseguente alla
scelta
se avvalersi o meno dell'irc, insegnamento del tutto facoltativo. La
stessa
recente sentenza del Consiglio di Stato pur riconoscendo al docente di
r.c. la
competenza a esprimersi in sede di attribuzione del credito scolastico,
non fa
alcun riferimento a una valutazione in voti dell'irc. Il Comitato
nazionale
Scuola e Costituzione chiede alle autorità competenti, per quanto
riguarda il
Seraphicum ed altri analoghi casi, di esigere una revisione immediata
dei
punteggi di ammissione resi illegittimi grazie al computo del voto in
religione
cattolica.
Antonia Sani
se
il Ministro intenda sanare le contraddizioni prodotte estendendo i
contratti di lavoro a tempo determinato per il personale docente
delle scuole superiori al temine effettivo delle attività
didattiche
se
il Ministro intenda sanare le contraddizioni prodotte estendendo i
contratti di lavoro a tempo determinato per il personale docente
delle scuole superiori al temine effettivo delle attività
didattiche
se
il Ministro intenda sanare le contraddizioni prodotte estendendo i
contratti di lavoro a tempo determinato per il personale docente
delle scuole superiori al temine effettivo delle attività
didattiche
Com. naz. Scuola e Costituzione